COMPLESSO RESIDENZIALE ALBERGHIERO
Italy 2004-2008
INTERVENTO: Progetto complesso alberghiero residenziale e per autorimessa interrata. Progetto per il benessere bioclimatico: tetto verde, giardino pensile, bris-soleil, sistemi oscuranti
COMMITTENTE: Privato
STATO LAVORI: progetto

CREDITS

architettura
– Studio Caporaso

gruppo di progettazione
Ing. Pietro Romeo

Complesso residenziale alberghiero Varese - render
Complesso residenziale alberghiero Varese - render Complesso residenziale alberghiero Varese - prospetto Complesso residenziale alberghiero Varese - prospetto Complesso residenziale alberghiero Varese - tetto verde Complesso residenziale alberghiero Varese - render Complesso residenziale alberghiero Varese - tetto verde Complesso residenziale alberghiero Varese - render Complesso residenziale alberghiero Varese - render Complesso residenziale alberghiero Varese - render Complesso residenziale alberghiero Varese - render

Gli interventi architettonici dello Studio Caporaso si distinguono per la capacità di lettura e di interpretazione del territorio in cui si inseriscono. Questo progetto sviluppa in modo coerente i temi della contemporaneità, senza per questo dimenticare l’importanza del tessuto storico e architettonico della città lombarda per cui è destinato. Nella riqualificazione di un lotto
caratterizzato da un’incongruità edilizia all’interno del centro storico, è fermo il richiamo metaforico alla “città-giardino” e alla volontà di restituire uniformità e regolarità a un’area fortemente disomogenea.

Si trattava di intervenire su un’area in pieno centro e di forte interesse strategico, perché situata nelle vicinanze delle due stazioni ferroviarie e limitrofa all’ingresso dell’autostrada che collega la città con Milano; una zona “frastagliata”, caratterizzata da un’accentuata confusione formale e da un apparente stato di degrado.

L’intervento si è basato sull’idea di pensare ad un edificio che dovesse funzionare principalmente come “cerniera”, che riorganizzasse e riordinasse le irregolarità esistenti. Da qui la scelta progettuale di una forma volumetrica semplice e pulita, una “stecca” che segua la linearità del lotto e che si vada
ad innestare tra due blocchi edificati già esistenti, sfruttando al meglio l’intera area del lotto e restituendole una nuova omogeneità.
Per esaltare tale omogeneità l’intero edificio, che poggia su una serie di pilotis, è stato “ingabbiato” in una struttura metallica leggera, suddivisa in rigorosi moduli geometrici. Tale rivestimento è stato volutamente scelto in doghe orizzontali strette e lunghe al fine di rafforzare in prospettiva l’effetto di
fuga e di longitudinalità dell’edificio. Anche altri elementi concorrono a creare questo effetto: ne è un esempio l’uso di finestre a nastro, così care al movimento moderno.

La “gabbia” metallica costituisce, non solo un elemento progettuale di forte caratterizzazione formale, ma anche un elemento funzionale, pensato per sostenere gran parte degli elementi esterni studiati per il benessere climatico dell’edificio e per contenere tutta l’eventuale impiantistica necessaria per il loro funzionamento. Una seconda pelle dell’edificio quindi, che ricopre ogni facciata con sistemi e attrezzature differenti: per questo nel prospetto sud la maglia metallica diventa il supporto per una serie di tende oscuranti in grado di garantire, nelle stagioni più calde, un’ottimale frescura, e di creare un ricircolo d’aria per un piacevole utilizzo estivo degli ampi balconi; nel prospetto nord-ovest invece la stessa struttura funge da supporto a lamelle in legno impregnato, che sottolineano i collegamenti orizzontali tra i vari appartamenti; infine nella parte superiore sostiene dei bris-soleil in alluminio traforato, che frammentano i raggi solari, creando dei particolari giochi di ombre e attenuando sostanzialmente la forza riscaldante degli stessi.

L’edificio si esprime in tutta la sua caratterizzazione materica e formale raggiunge la sua completezza progettuale nella realizzazione di un tetto verde con un vero e proprio giardino pensile sulla copertura, il quale fa parte della struttura architettonica stessa e come tale si compenetra con l’edificio e non può essere scorporato da esso. Questo giardino sospeso è in grado di abbattere la dispersione del calore nel periodo invernale e di assicurare una maggiore frescura d’estate. La sua importanza la si legge anche nel divenire un vero e proprio elemento urbano di riqualificazione che, per questo, viene dotato anche di alloggiamenti per essenze arboree di media espansione, che permetterebbero di creare un nuovo polmone verde in quota, sulla città.

L’attenzione formale e funzionale è leggibile anche nelle scelta dei materiali utilizzati: nel progetto è infatti previsto l’uso di materiali contemporanei e funzionali, accostati a materiali naturali come il legno e la pietra, che divengono elementi architettonici, ma soprattutto “climatici”. La struttura è infine sormontata nella parte finale da una grande onda metallica, che si protende con decisione sulla via prospiciente l’edificio, quasi a divenire un elemento simbolico che comunica se stesso anche all’esterno.